Qualche giorno fa ne ha scritto anche il New York Times ospitando un editoriale di Tulio de Oliveira, il virologo che scoprì la variante sudafricana Omicron del Covid-19. Io ne ho scritto a più riprese sulle pagine di questo giornale e, quello che si prevedeva accadesse, è avvenuto.
Il virus acrobata H5N1, nella primavera del 2024, ha lasciato di stucco tutti i virologi del mondo facendo un salto di specie dagli uccelli ai bovini, animali considerati resistenti all’infezione. Questo spillover è avvenuto in Texas, e poi con una rapidità inimmaginabile si è esteso a 15 Stati americani, provocando ad oggi oltre 500 focolai nei bovini da latte.
La dura verità è che gli allevamenti di bovini da latte non hanno subito le restrizioni sanitarie adeguate e, così, non solo l’infezione si è estesa ad altri allevamenti ma si è allargata ad altre specie, come i gatti ed i topi che possono essere veicolo di infezione per altri allevamenti.
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