Il virus è all’inizio della sua evoluzione. Contro le varianti serve prudenza

24 Giugno 2022

Proprio mentre infuriano le polemiche su mascherina sì o mascherina no, in un momento in cui pare che tutti abbiano preso il Covid 19, mi sembra che la miopia umana si sia di nuovo sostituita al buonsenso. Il Sars-Cov-2 non scomparirà né durante né dopo l’estate. Il Sars Cov-2 è un virus all’inizio della sua corsa verso l’endemizzazione, è all’inizio di un macrociclo che durerà anni e anni, di sicuro decenni; ma io credo addirittura secoli. D’altronde il morbillo (anche lui figlio di uno spillover) è qui che ci fa compagnia da oltre duemila anni. Il tarlo che agita gli animi a cavallo fra angoscia e liberazione è: cosa succederà in autunno? Bisognerà rimettersi la mascherina? Bisognerà rivaccinarsi? Ci saranno dei nuovi lockdown?

Partiamo dall’odioso lock-down: questa è una misura estrema che si usa solo quando c’è rischio che il sistema ospedaliero collassi. È un vero rimedio estremo: il virus non ferma la sua corsa e l’unica cosa da fare è fermare fisicamente le persone proprio perché il virus non viaggia da solo ma a bordo delle persone. Ma poi le mascherine e le altre insopportabili misure di prevenzione? Si sa, meno le usiamo e maggiore sarà il rischio della circolazione massiccia con le conseguenze che abbiamo vissuto negli ultimi due anni.

Mettiamoci l’anima in pace, perché l’inizio del macrociclo evolutivo di questo virus è agli albori. Abbiamo oltre 50 specie di animali che si sono infettate, e in alcune specie il virus si è endemizzato. Ahimé a sorpresa di quasi tutti, il virus nel volgere di meno di un anno ha infettato oltre a cani, gatti, visoni, ippopotami e popolazioni selvatiche di cervi in oltre 20 Stati americani. Quello che sta succedendo nelle popolazioni di animali domestici e selvatici di mezzo mondo non si sa (ci sono dati significativi solo in Europa ed Stati Uniti). In più il virus galoppa li dove il vaccino non è arrivato e non ci sono le condizioni per mettere in atto le altre misure di prevenzione non farmacologica.

E allora cosa ci dobbiamo aspettare, nel prossimo inverno che già ci sembra cupo e freddo non certo per le malefatte del Sars-Cov-2? Ci si deve aspettare che, come ogni coronavirus che si rispetti, emergeranno nuove varianti o sierotipi (un grado in più di distanza) anche attraverso il meccanismo della ricombinazione, che è tipico di questa famiglia virale. Insomma, potrebbero apparire dei ceppi virali arlecchino con proprietà a noi sconosciute.

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